Continua il lavoro del legislatore UE e di quello nazionale per la riduzione dei rifiuti in plastica. Con il decreto direttoriale n. 84 del Ministero dell’Ambiente del 27 settembre, sono stati approvati gli incentivi per le imprese produttrici di plastica monouso per riconvertire i processi produttivi nella realizzazione di prodotti alternativi.
Milano, 15 ottobre 2024 - La sostenibilità degli imballaggi è da tempo al centro del lavoro del legislatore europeo e di quello nazionale che mirano a continuare a ridurre l’impatto ambientale del packaging che costituisce, secondo dati della Commissione Europea, quasi il 40% dei rifiuti solidi urbani. Uno degli ultimi provvedimenti in questa direzione è il decreto direttoriale n. 84 del Ministero dell’Ambiente, che destina dieci milioni di euro a supporto delle aziende produttrici di plastica monouso che desiderano riconvertire i loro processi produttivi verso
soluzioni più sostenibili.
In questo scenario, il cartone ondulato continua a emerge come una delle risposte più efficaci a un numero crescente di esigenze di imballaggio a basso impatto ambientale. La sua capacità di sostituire diversi materiali - comprese le materie plastiche - è una delle attuali sfide per tutto il settore dei produttori di imballaggi in cartone ondulato.
L'Associazione Italiana Scatolifici (ACIS), che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, ha posto da tempo la sostenibilità ambientale al centro delle sue attività. L’associazione, che rappresenta un settore con un fatturato complessivo superiore a 1,2 miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro in tutta Italia, continua a promuovere il concetto di economia circolare e la riduzione dell'impatto ambientale.
“Apprezziamo il sostegno del Ministero dell’Ambiente verso una riconversione green delle aziende produttrici di imballaggi in plastica monouso, ma allo stesso tempo ci auguriamo che i Ministeri competenti sostengano anche la nostra filiera nel mantenersi virtuosa e nel non trovarsi svantaggiata di fronte a investimenti a costo zero in altri settori concorrenti. Le filiere del futuro devono cooperare insieme ai Ministeri affinché le soluzioni sostenibili non siano necessariamente le più costose” - commenta il Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici, Andrea Mecarozzi. “Il cartone ondulato rappresenta una risorsa fondamentale nel percorso verso la transizione ecologica dell’economia. È un momento cruciale per gli scatolifici e stiamo facendo di tutto aiutare le nostre imprese a essere pronte a cogliere tutte le nuove opportunità che ci sta offrendo il mercato”.
In Italia, oltre il 70% delle materie prime impiegate per la produzione del cartone ondulato proviene da carta riciclata. Secondo il 29° Rapporto Annuale di Comieco, il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici è pari al 92,3%, superando gli obiettivi europei per il 2030. Inoltre, più del 90% della fibra vergine utilizzata dall’industria cartaria europea proviene da foreste europee in espansione, con oltre il 70% di esse certificate FSC o PEFC, a conferma di una filiera responsabile e sostenibile.