Quasi 30 scatolifici associati ACIS hanno partecipato al viaggio in Germania organizzato dall'Associazione il 6 e 7 giugno scorsi in occasione di Drupa 2016, la principale fiera mondiale di riferimento per il settore della stampa grafica e industriale.

Durante il tour di due giorni, gli associati hanno avuto modo di visitare anche le Cartiere Palm di Worth am Rhein. Palm è un grande gruppo industriale attivo nella produzione di carta, cartone ondulato e imballaggi.

Sono state giornate interessanti, intense e ricche di stimoli. Al seguente link potete vedere qualche foto scattata durante il viaggio: http://bit.ly/1XX8kRb

Converter & Cartotecnica, la rivista bimestrale di informazione sulla stampa ditigale e la flessografica, sul nuovo numero di maggio-giugno, ha dedicato la cover e l'anta di copertina all'Associazione Italiana Scatolifici e ai risultati della Survey annuale 2015.

Continua il nostro appuntamento mensile con #womenfriendly, la rubrica dedicata alle donne che ricoprono un ruolo importante all'interno degli scatolifici nostri associati. Maria Antonietta Vimercati di LA Innovapack S.r.l. e Giuliana Zecchin dello Scatolificio IVI S.r.l. ci hanno dato il loro punto di vista sul tema “donne&impresa”, sfatando falsi miti e stereotipi. 

1) Qual è il tuo ruolo in azienda e da quanti anni ci lavori?

Maria Antonietta Vimercati: "Lavoro nel settore dall'inizio degli anni novanta. Ho iniziato come collaboratrice amministrativa nell'azienda di cui era socio il mio ex marito, poi nel 2000 sono diventata, insieme a lui, socia al 50% di un'azienda solo nostra nella quale sono entrati a far parte anche i nostri due figli. Ho iniziato, così, a seguire anche l'aspetto commerciale: dai rapporti con i clienti, per studiare nuove soluzioni di imballo, ai rapporti con i fornitori, per ricercare strategie commerciali comuni."

Giuliana Zecchin: "Sono responsabile tecnico e delle vendite. Lavoro allo Scatolificio IVI da circa 30 anni."

2) Raccontaci in due righe il tuo scatolificio

Maria Antonietta Vimercati: "LA Innovapack nasce nel 1987 a Pantigliate da tre soci, due imprenditori storici del settore e un tecnico, il mio ex marito, chiamato per risollevare le sorti di un'azienda storica in difficoltà. Dopo un decennio, i soci decidono di cambiare gli assetti societari, così, io e il mio ex marito ci buttiamo nell'avventura di una nuova azienda tutta nostra. Acquistiamo un terreno a Merlino, costruiamo un immobile nuovo e ci dotiamo anche di nuovi macchinari, rivoluzionando un po' le tipologie di lavorazioni su cui eravamo abituati a puntare: da lavori prettamente di quantità, ma di piccole dimensioni, a formati più importanti che ci hanno permesso di diventare competitivi. Nel 2008 ho rilevato la quota commerciale dell'azienda dal mio ex marito, con il supporto tecnico di mio figlio Stefano, ancora oggi occupato in azienda, anche se con un ruolo decisamente diverso e più importante."

Giuliana Zecchin: "L'azienda è stata fondata nel 1969 da mio padre e da mia madre, quando sono tornati in Italia dalla vicina Svizzera. Siamo tre soci, tutti fratelli. Mio fratello è responsabile dell'area produttiva e si occupa degli acquisti, mentre mia sorella segue gli aspetti amministrativi. Le dimensioni sono ridotte: otto addetti in produzione e due in ufficio."

3) Il settore degli scatolifici è a prevalenza maschile. E' difficile per una donna lavorare in un mondo di uomini? Perché?

Maria Antonietta Vimercati: "Per quanto mi riguarda, sinceramente, dopo una certa diffidenza iniziale, specialmente da parte dei clienti storici, devo ammettere che mi sono sentita quasi subito “accettata”. Sul fronte dei rapporti con le istituzioni, le banche, ecc... non ho avuto alcuna difficoltà, perchè fin da subito sono stata l'interlocutore principale. Paradossalmente, lo zoccolo duro per quanto riguarda l'accettazione del ruolo di titolare a 360 gradi rivestito da una donna, nel nostro settore, l'ho riscontrato maggiormente tra i titolari di aziende come la mia. Il motivo di questa diffidenza credo sia, più che altro, un retaggio culturale che mi auguro i giovani sappiano riconoscere e superare."

Giuliana Zecchin: "La nostra azienda, a differenza di altre, da sempre ha una presenza femminile molto alta: su 12 dipendenti il 50% è composto da donne... Ed è la percentuale più bassa dalla nascita dell'azienda stessa!"
 

4) Cosa ti piace del tuo lavoro e cosa no?

Maria Antonietta Vimercati: "Mi piace stare a contatto con le persone e mi piace l'aspetto creativo che a volte devi giocarti, ad esempio per supportare il cliente in un percorso di progettazione e ricerca di soluzioni. Non mi piacciono, invece, la competizione all'ultimo sangue, la lotta al centesimo e tutto quello che a volte siamo disposti a fare, in termini di scarsa correttezza, per tutelarci."

Giuliana Zecchin: "Se devo essere sincera, a volte mi piace tutto e a volte nulla. Dipende dal momento e dai risultati. Sicuramente, per formazione, mi piace molto occuparmi dell'aspetto tecnico e della progettazione. Nelle piccole aziende, però, tutti devono essere intercambiabili."

5) Se non lavorassi in uno scatolificio, cosa faresti nella vita?

Maria Antonietta Vimercati: "Sono dei Pesci, quindi ho un'indole creativa romantica. Farei un lavoro artigianale qualsiasi. Mi piace usare le mani per creare o ridare vita agli oggetti, trasformarli. Insomma, tutto ciò che trasmette libertà andrebbe bene."

Giuliana Zecchin: "Non saprei, sono abbastanza soddisfatta della mia vita e del mio lavoro ma, dovendo sognare, avrei fatto la cantante di musica antica o la studiosa di storia medievale."

6) Il tuo scatolificio è diverso perché ...

Maria Antonietta Vimercati: "Non è un ambiente di lavoro tradizionale, in cui c'è una netta distinzione tra chi “comanda” e chi “esegue”. Io non mi vergogno a dirlo, se capita pulisco anche i bagni in azienda. Siamo un po' una famiglia allargata, spesso mangiamo tutti insieme in mensa, ogni pausa caffè è buona per degustare un dolce o una torta. Ci trattiamo bene, ci sentiamo una squadra."

Giuliana Zecchin: "Siamo tante donne!"

7) Manda un messaggio al settore degli scatolifici

Maria Antonietta Vimercati: "Open your mind! Bisogna avere il coraggio di uscire dall'orticello e mettersi insieme veramente, aprire la mente e le nostre aziende in senso metaforico, non temere che gli altri competitor del settore ci osservino. Solo con la condivisione, in un mondo sempre più globalizzato, possiamo sperare di sopravvivere."

Giuliana Zecchin: "Lavorate per vivere, non vivete per lavorare! A volte, purtroppo, almeno qui in Veneto, sembra che la seconda “filosofia” prevalga sulla prima."

8) In base alla tua esperienza personale, quale luogo comune ti senti di sfatare sul tema “donne e impresa”? Perché?

Maria Antonietta Vimercati: "Il luogo comune che più mi ha infastidito negli anni è quello che accusa le donne di utilizzare “armi improprie” per emergere in ambito professionale. E' questo che mi sento di sfatare, a nome di tante, tantissime, donne."

Giuliana Zecchin: "Credo di riuscire a sfatare un po' tutti i luoghi comuni: ho un figlio, ho avuto una famiglia classica e adesso ne ho una allargata, lavoro sia in azienda che a casa. Ed è così anche per le donne che lavorano allo Scatolificio IVI, fra loro molto solidali. Se devo dirla tutta, però, mi sento più un “essere umano” che “di genere femminile” e, in quanto tale, non credo di essere né meglio né peggio di altri."

Associazione Italiana Scatolifici insieme a PEFC Italia per promuovere la cultura ambientale

Sostenibilità, certificazione forestale e rispetto dell'ambiente al centro di un accordo di collaborazione e sostegno reciproco 

 

L'Associazione Italiana Scatolifici, che raggruppa un numero sempre più importante di produttori di imballaggi in cartone ondulato in tutto il territorio italiano, e PEFC Italia, associazione no-profit che certifica la provenienza della carta da fonti controllate e foreste gestite in modo sostenibile, hanno di recente sottoscritto un protocollo d'intesa per la valorizzazione delle attività volte a fare cultura sui temi della certificazione forestale, dell'utilizzo di materie prime sostenibili e dei vantaggi ambientali, etici ed economici di una produzione industriale rispettosa delle foreste.

“Le aziende produttrici di imballaggi in cartone fanno parte di una filiera virtuosa, attenta nelle scelte di fornitori adeguati e nella progettazione di imballi a basso impatto ambientale. Operare in filiere sostenibili che utilizzano prodotti rinnovabili e la trasparenza in tutte le fasi della produzione sono fattori irrinunciabili per l'Associazione CIS e per tutti i suoi membri. Siamo davvero orgogliosi di poter condividere idee, principi e valori fondamentali con una realtà così importante e attiva come PEFC Italia” - afferma Andrea Cornelli, Presidente dell'Associazione Italiana Scatolifici.

“PEFC Italia promuove la gestione sostenibile delle foreste e la sostenibilità delle filiere bosco-legno-carta. Il marchio PEFC garantisce ai consumatori la tracciabilità e legalità delle materie prime utilizzate ed è garanzia che la materia prima legnosa per la carta deriva da foreste gestite in maniera sostenibile. Le foreste certificate sono regolarmente controllate da ispettori indipendenti. L'Associazione Italiana Scatolifici adotta strategie di promozione della tutela delle risorse naturali e siamo contenti di poter diffondere la nostra mission con il loro prezioso supporto” - dichiara Giovanni Tribbiani, responsabile utilizzo logo PEFC Italia.

L'accordo di collaborazione prevede un sostegno reciproco e un impegno costante volti a favorire, attraverso attività di media relation, eventi congiunti, diffusione di materiali informativi e occasioni di formazione, la pratica della certificazione all'interno della filiera della carta e del cartone, oltre a una produzione etica e responsabile che tuteli le risorse naturali e promuova un modello sociale rispettoso dei diritti delle persone.

L'Associazione Italiana Scatolifici ha avuto il piacere di collaborare con la scuola dell'infanzia Giolitti di Cinisello Balsamo per raccontare, ai piccoli di oggi, ma i grandi di domani, l'importanza del riciclo e del rispetto dell'ambiente, al fine di crescere in un mondo più “eco”.
ACIS ha supportato la scuola nella realizzazione di laboratori di riciclo creativo attraverso l'invio di scatole di cartone ondulato che sono state trasformate dai bambini in giochi ecologici. I responsabili scolastici, avendo dimostrato un forte interesse nei confronti della mission dell'Associazione CIS, hanno accolto la proposta di organizzare tre piccoli momenti didattici, tenuti dal Presidente ACIS, durante i quali è stato trasmesso il messaggio legato alla necessità di privilegiare gli imballi prodotti con cartone sostenibile certificato PEFC.

Sul nostro canale facebook, al seguente link, potete trovare tutte le foto che sono state scattate durante l'occasione: bit.ly/1Tjtk2R

Il welfare aziendale è l'insieme delle iniziative e dei servizi che le aziende realizzano, sia per autonoma decisione che per accordo con le rappresentanze sindacali, per andare incontro alle esigenze dei lavoratori anche laddove non è possibile incrementare a livello salariale lo stipendio individuale.
Uno dei temi più rilevanti per il prossimo futuro è proprio questo. Come dimostra l'indagine “Welfare index pmi” promossa da Generali Italia, col patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e con la partecipazione di Confindustria e Confagricoltura, già oggi, molte piccole e medie imprese investono in previdenza integrativa, presente nel 40,4% delle imprese, salute (38,8%), assicurazioni per i dipendenti e le famiglie (53%), tutela delle pari opportunità e sostegno ai genitori (18,5%), conciliazione del lavoro con le esigenze familiari (4,9%), sostegno economico ai dipendenti e alle loro famiglie (46,2%). Le aziende investono anche in formazione per i dipendenti e sostegno alla mobilità delle generazioni future (64,1%), sicurezza e prevenzione (38%), sostegno ai soggetti deboli e integrazione sociale (14,1%) e welfare allargato al territorio (15%).
Le piccole e medie imprese sono, dunque, i nuovi attori della distribuzione del benessere.

Per ulteriori approfondimenti: bit.ly/1p7skB0

Lo studio olandese Fiction Factory ha dimostrato che il cartone ondulato può essere utilizzato anche per la bioarchitettura: il loro ultimo progetto è, infatti, una mini casa in cartone che dura fino a 100 anni.
La Wikkelhouse, letteralmente "casa incartata", prevede 24 strati di cartone ondulato da imballaggio per ogni modulo, tenuti insieme da un collante ecologico e coperti da una pellicola impermeabile e traspirante. E' proprio questa pellicola che allunga la durata di vita del rivestimento in cartone. Un'altra caratteristica molto importante è la possibilità di riciclare facilmente la maggior parte dei materiali utilizzati per la costruzione della mini casa.

Per maggiori informazioni: bit.ly/1WBYhhU

Manca sempre meno alla festa della mamma! Filastrocche.it propone un lavoretto da far realizzare ai più piccoli, aiutati dai papà o dalle maestre, composto da tre vasetti in cartone ondulato contenenti fiori di carta, sul cui stelo i bambini potranno scrivere una frase a sorpresa. Più fiorellini ci saranno, più la mamma avrà messaggi da leggere!

Per scoprire le istruzioni cliccate sul seguente link: http://bit.ly/1rnDVNB

Che il rapporto tra donne e lavoro non sia sempre facile lo sanno, da tempo, le donne stesse e lo hanno sempre confermato i numeri. Gli ultimi, pubblicati pochi mesi fa dal rapporto Istat “Come cambia la vita delle donne”, raccontano i cambiamenti avvenuti nella vita professionale (e non) delle donne italiane negli ultimi 10 anni, dal 2005 al 2015. Nonostante il quadro generale non sia dei più rosei, le notizie positive non mancano: l'occupazione femminile, infatti, dal 1995 al 2015 è cresciuta del 287% per le over 55, passando da 552.000 a 1.498.000 donne lavoratrici. A sorpresa, inoltre, l'ultimo decennio ha visto esplodere le donne ai vertici: la presenza femminile nei consigli di amministrazione è raddoppiata, passando dall'11,6% al 22,7%.
Per confermare ulteriormente gli importanti passi in avanti della nostra società abbiamo pensato di proporvi #womenfriendly, una mini-rubrica di testimonianze in diretta dai nostri scatolifici e dalle donne che sono alla guida di alcuni di essi.

Stefania Di Battista di DI BATTISTA SRL - Scatolificio e Mariella Crippa dello Scatolificio Crippa sono le prime due ospiti di questa rubrica.

1) Qual è il tuo ruolo in azienda e da quanti anni ci lavori?

Stefania Di Battista: "Sono responsabile commerciale e amministrativo. L'azienda è stata fondata da mio padre, quindi sono cresciuta in questo scatolificio!"

Mariella Crippa: "Sono titolare, insieme a mio fratello. Lavoro nello scatolificio da quando studiavo legge all'Università e, allo stesso tempo, aiutavo la mia famiglia. Ufficialmente, però, sono entrata a far parte dello Scatolificio Crippa dopo la laurea. Praticamente sono cresciuta a pane e cartone! Da qualche mese, inoltre, lavora con noi anche mia nipote, laureatasi da poco." 
 

2) Raccontaci in due righe il tuo scatolificio

Stefania Di Battista: "DI BATTISTA SRL - Scatolificio è stato fondato nel 1977, si trova a Monte San Vito, in provincia di Ancona ed ha 15 dipendenti in totale."

Mariella Crippa: "Lo Scatolificio Crippa è stato fondato nel 1954 a Lissone, in provincia di Monza Brianza, ed è una piccola impresa composta, oltre che da me, mio fratello e mia nipote, da 16 dipendenti." 
 

3) Il settore degli scatolifici è a prevalenza maschile. E' difficile per una donna lavorare in un mondo di uomini? Perché?

Stefania Di Battista: "Secondo me è difficile soprattutto perché interfacciandoci tanto con uomini diversi, anche titolari di altri scatolifici, spesso le nostre capacità gestionali vengono sottovalutate e il nostro lavoro non è valorizzato. E' un atteggiamento errato perché esistono donne come me che, ad esempio, sono nate e cresciute all'interno dell'azienda in cui lavorano e hanno competenze sia tecniche che gestionali." 

Mariella Crippa: "Io personalmente non ho mai riscontrato tutta questa prevalenza maschile. Anche perché,tra fornitori e clienti, siamo quotidianamente in contatto con tantissime persone e aziende diverse tra loro. Abbiamo, pertanto, a che fare sia con uomini che con donne, indifferentemente." 
 

4) Cosa ti piace del tuo lavoro e cosa no?

Stefania Di Battista: "Mi piace lavorare qui perché sono realmente cresciuta in questo scatolificio. Fa parte della mia vita. Non mi piace, invece, che il sistema degli scatolifici, in particolare quelli di piccole dimensioni, debba dipendere necessariamente da grandi multinazionali che dettano regole a cui molte volte, purtroppo, dobbiamo sottostare." 

Mariella Crippa: "Del mio lavoro mi piace il contatto diretto con realtà diverse. La cosa più stimolante e interessante è la possibilità di trovare soluzioni ideali per risolvere i problemi dei nostri clienti, che in molti casi si presentano con problematiche relative alle spedizioni. Non mi piace, invece, tutta la “parte burocratica”." 
 

5) Se non lavorassi in uno scatolificio, cosa faresti nella vita?

Stefania Di Battista: "Probabilmente lavorerei sempre in ambito commerciale, perché mi permette di stare a stretto contatto con il cliente. Oppure sceglierei un lavoro che mi permetta di viaggiare."

Mariella Crippa: "Essendomi laureata in Giurisprudenza probabilmente avrei continuato a percorrere questa strada, lavorando come avvocato o come consulente aziendale. Ai tempi, quando mi sono trovata di fronte alla fatidica scelta “legge o scatolificio” ho optato per lo scatolificio." 
 

6) Il tuo scatolificio è diverso perché ...

Stefania Di Battista: "Facciamo cose un po' di nicchia e cerchiamo di proporre prodotti alternativi, personalizzati in base alle esigenze del cliente e non standard. Mettiamo creatività e originalità in tutto ciò che facciamo!" 

Mariella Crippa: "E' dinamico, riusciamo a risolvere problemi in tempi rapidi. Inoltre, siamo al passo coi tempi e sviluppiamo proposte e prodotti sempre nuovi, grazie a un team composto anche da persone giovani, capaci di portare idee fresche e continui stimoli. Recentemente, ad esempio, abbiamo spaziato anche nell'e-commerce." 
 

7) Manda un messaggio al settore degli scatolifici

Stefania Di Battista: "Noi scatolifici dobbiamo unirci, lavorare insieme, collaborare e non farci la guerra perché solo così possiamo crescere, continuare a sopravvivere e a creare un servizio migliore per noi stessi e per i clienti. Il mondo si evolve, solo unendoci possiamo stare al passo coi tempi."

Mariella Crippa: "Spero che il settore degli scatolifici rimanga così com'è attualmente, ovvero formato da aziende di piccole e medie dimensioni che puntano molto sull'artigianalità e sul contatto diretto con il cliente. Mi auguro con tutto il cuore che, anche in futuro, non venga danneggiato dalle grandi aziende." 
 

8) In base alla tua esperienza personale, quale luogo comune ti senti di sfatare sul tema “donne e impresa”? Perché?

Stefania Di Battista: "Mi sento di sfatare il mito secondo cui le donne non possono fare carriera perché non ritenute all'altezza. Non è così e ho modo di constatarlo quotidianamente." 

Mariella Crippa: "Le donne hanno una marcia in più. E' sbagliato credere che non riescano (o non possano!) portare avanti sia la famiglia che il lavoro. Conosco tantissime donne manager, molto capaci, quindi non è assolutamente vero che non sono in grado di occupare i posti ai vertici delle aziende." 

Questa mattina (29 aprile 2016), il nostro presidente Andrea Cornelli sarà presente alla Scuola Giolitti di Cinisello Balsamo per raccontare ai bambini l'importanza del riciclo e del rispetto dell'ambiente, sottolineando quanto agli scatolifici associati stiano a cuore questi temi.

La scuola dell'infanzia, con il supporto di ACIS, sta già organizzando da alcuni mesi laboratori creativi per ridare nuova vita a carta e cartone.

Daniele Papuli si differenzia dai tanti artisti italiani ed europei per l'utilizzo della carta come materia prima per la creazione di installazioni sorprendenti. Lo scultore, fin dai suoi primi studi ed esperimenti, è sempre stato affascinato dal processo di lavorazione e fabbricazione della carta, un materiale fragile che ha origine dagli alberi e, quindi, dalla natura.

L'artista milanese interviene sui fogli di carta con tagli precisi, scomponendoli e assemblandoli con abili piegature e curvature, impregnandoli d'inchiostro o mantenendone il colore naturale. Il successo delle sculture di Daniele Papuli, formate da migliaia di lamelle sottili, ha fatto il giro di tutta Europa.

Fonte: Treedom - bit.ly/1rzCH2y

Come ogni 22 aprile dal 1970, oggi si festeggia l'Earth Day, la giornata istituita per celebrare il nostro Pianeta. Anche quest'anno le principali associazioni a tutela dell'ambiente hanno organizzato eventi e manifestazioni in tutto il mondo. Tra le tante iniziative proposte, segnaliamo l'obiettivo degli organizzatori di piantare, da qui al 2020, tanti alberi quanti sono gli abitanti della Terra.

Inoltre, in occasione dell'edizione 2016 della Giornata della Terra, è stata organizzata la cerimonia che darà il via alla firma del nuovo accordo globale sul clima approvato durante l'ultima COP 21 della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico a Parigi: i rappresentanti dei Paesi annunceranno anche i propri programmi per una rapida ratifica e le iniziative più incisive per mantenere il riscaldamento globale sotto gli 1,5°C.

Per ulteriori informazioni potete visionare l'articolo de La Stampa al seguente link: bit.ly/1WgK6ib

L'immenso spreco di posate di plastica usa e getta, con le sue conseguenze sull'ambiente, ha spinto Narayana Peesapaty a creare un cucchiaio monouso commestibile; infatti, una volta utilizzato, può essere mangiato o impiegato come compost. Il chimico indiano ha realizzato le nuove bio-posate a partire da miglio, riso e sorgo riducendo al minimo i costi energetici (l'energia che serve per produrre un utensile in plastica, è infatti impiegata per fabbricare circa 100 cucchiai a base di farina di sorgo).

Per maggiori dettagli, leggete l'articolo al seguente link: bit.ly/1qCFTJE

Da quanto emerso nell'ultimo rapporto sul mercato del lavoro elaborato dal Centro Studi della Cna, l'occupazione nelle piccole e medie imprese risulta, nei primi mesi del 2016, essere in crescita. È stato, infatti, registrato un incremento del 2,5% rispetto all'analogo periodo analizzato nel 2015 e, in particolare, un aumento dello 0,4% nel mese di febbraio 2016 rispetto al mese precedente.

Per quanto riguarda le aziende associate ACIS, così come è stato rilevato dalla survey annuale interna relativa al 2015, la percentuale di aziende con più di 15 dipendenti è in crescita (51% contro il 46% del 2014); mentre le imprese associate con meno di 15 collaboratori risultano in calo (49% rispetto al 54% dell'anno precedente).

Per ulteriori informazioni: bit.ly/1RRTnbA

In uno scenario in cui il digitale è parte integrante della vita quotidiana delle persone e dell'economia, sono oltre 3 milioni le piccole e medie imprese in tutto il mondo che investono attivamente su Facebook: un numero in continua crescita che conferma la strategicità della piattaforma come strumento di business al servizio delle imprese.
Un fenomeno con il quale le aziende sono ormai chiamate a doversi confrontare per crescere e raggiungere efficacemente importanti obiettivi di business come l'aumento della portata del proprio brand, l'incentivo delle vendite e l'allargamento della propria rete professionale.

Per approfondimenti potete consultare l'articolo pubblicato da Lastampa.it al seguente link: bit.ly/25vN9aD

Primi Anni, la rivista per le mamme dedicata ai primi anni di vita dei bambini, ha pubblicato, sul numero di Febbraio, un articolo in merito all'importanza del riciclo e, in particolare, alla possibilità di realizzare soluzioni utili per la casa o per i bambini partendo da scatole di cartone inutilizzate.
Il magazine sottolinea la volontà dell'Associazione Italiana Scatolifici di proporre attività finalizzate a limitare gli sprechi e preservare l'ambiente, come il ridare vita a una semplice scatola di cartone trasformandola in un coloratissimo pacchetto regalo personalizzato.

L'articolo intero lo trovate nella sezione “Rassegna Stampa” del nostro sito: www.associazionecis.it/rassegna.php

Ogni 22 marzo, dal 1993, gli Stati facenti parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite celebrano la Giornata Mondiale dell'Acqua, ricorrenza nata con l'obiettivo di invitare le persone a riflettere sul valore di questa fondamentale risorsa, simbolo e sinonimo di vita.
Oltre a essere essenziale per la sopravvivenza, l'acqua è di vitale importanza anche per creare posti di lavoro e sostenere lo sviluppo economico, sociale e umano. L'edizione di quest'anno è, infatti, dedicata al ruolo centrale che l'acqua svolge nel lavoro: “Better water, better jobs”!

Per avere maggiori informazioni e conoscere le iniziative legate alla Giornata Mondiale dell'Acqua cliccate sul seguente link: bit.ly/1S2XKQx

La NASA, attraverso la missione “GEDI” (Global Ecosystem Dynamics Investigation) prevista per il 2018, realizzerà la prima mappatura completa in 3D delle foreste di tutto il Pianeta. Grazie a questo progetto gli scienziati saranno in grado di misurare con precisione la biomassa degli alberi del mondo e la quantità di carbonio che contengono.

Per avere maggiori informazioni in merito agli step che porteranno al censimento finale cliccate sul seguente link: http://bit.ly/253TzNV

Adidas, brand da sempre attivo in fatto di sostenibilità, ha recentemente presentato il primo prototipo di scarpa totalmente riciclata, realizzata con la plastica ritrovata in mare. La collaborazione con l'organizzazione non governativa statunitense “Parley for the Ocean” ha permesso di recuperare questo materiale inquinante che sta soffocando l'oceano per dare vita a “Primeknit”, un modello di calzatura composta da fibre, filati e filamenti ottenuti dai rifiuti riciclati.
L'obiettivo ultimo del marchio è quello di cambiare le abitudini di consumo di plastica nel mondo ed evitarne gli sprechi riutilizzando materiali ottenuti dal riciclo anche per altre linee di prodotti.

Per leggere l'articolo che il Corriere della Sera ha dedicato alla notizia cliccate sul seguente link:

bit.ly/1U4MFUO

Almo Nature, azienda che produce cibo per gatti e per cani composto esclusivamente da ingredienti naturali, ha realizzato un video per la nuova campagna pubblicitaria che vede protagonisti i gatti e la loro passione per le scatole di cartone. Almo Nature ha voluto porre al centro dell'attenzione il punto di vista dei nostri amici felini girando lo spot nella loro casa ideale, costruita quasi interamente in cartone ondulato.

Per scoprire come vedono il mondo i gatti, guardate il video al seguente link: bit.ly/1R2UwBS

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